Continua, nonostante la sordità delle istituzioni, la strenua lotta del comitato NO al muro sul fiume Fiora al fine di evitare uno scempio ecologico che sembra non avere alcuna giustificazione.
Il mare dell’Umbria non è solo Fano e le Marche ma anche l’alto Lazio. Chi, soprattutto nel ternano, non è mai stato da bambino con i genitori a Montalto di Castro? Bene, abbiamo bisogno di tutti voi! Si uno a uno. Sulle rive del fiume Fiora, che sfocia nel mare a Montalto di Castro e nasce sul monte Amiata, stanno per costruire un muro di 3 metri.
Il progetto di arginatura ad oggi è approvato. Il muro di cemento armato alto quasi tre metri e lungo 800, impatterà in modo devastante sul territorio sia in termini paesaggistici che economici con innegabili ripercussioni negative sulle attività legate alla pesca, alla nautica e a tutto l’indotto che queste creano.
Con il progetto approvato Regione e comune di Montalto stanno cominciando i lavori non ascoltando nessuno, neanche il Comitato “No al Muro sul Fiora” che sta lottando per una soluzione alternativa cercando invano di essere ascoltati.
Sul posto stanno già lavorando le ruspe per creare un invaso che possa arginare le eventuali esondazioni ed è prevista anche la costruzione di una idrovora (alta 5 metri) che al bisogno possa aspirare l’acqua in eccesso. Tutto questo non serve, basterebbe manutenere il letto del Fiora e rimuovere i detriti nel bacino della diga di Vulci. Mi chiedo perché non si vogliano ascoltare soluzioni alternative, se ci sono i finanziamenti, allora si potrebbe cercare di impiegarli al meglio cercando soluzioni diverse e meno impattanti. Il video visibile QUI spiega bene di cosa stiamo parlando ovvero della bellezza di questo fiume identitario della città di Montalto, che rischia di essere deturpato per sempre.
Donatella Binaglia